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Benvenuti a Iliochori il paese del sole situato nel cuore dell'Epiro a nord della Grecia. Un posto dove non si puo' perdere l'occasione di vederlo per nessun motivo!
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LA STORIA DI ILIOCHORI:

Foto di Iliochori nel 1890
Foto di Iliochori nel 1890

DA DOBRINOVO - ILIOCHORI
Non è facile risalire all'origine del paese, da alcuni reperti storici sembra che nell'11º secolo a.C. si formarono delle piccole comunità isolate, nei luoghi di " Rascianà ", di "Lipochori", di "Koukourounzu" e "Souri" che in seguito, per motivi che si ignorano, molto probabilmente a causa di varie ragioni come la ricerca di una località ricca di acqua potabile, gli abitanti abbandonarono quel luogo e costruirono il paese nell'attuale "Dobrinovo" (Nome slavo del 14º secolo) che vuol dire Dovri + Novo (Buono + Nuovo), ora nell' attuale Iliochorion.
Non tutti gli abitanti però si trasferirono a Iliochori, alcuni si insediarono a Laista (il paese che dista 14 km) che in quel periodo si chiamava Lisinitza.
Durante il periodo dell' egemonia slava sull' Epiro, ( VI - VII secolo d.C.) il paese di Dobrinovo esiste già, come risulta da testimonianze slave.
Nel XIV secolo viene costruito il Monastero di Panaghia da monaci Cretesi.
XV secolo
, nel 1431, come riferisce il "Vrisochorita" Nikolaos Exarhos nel suo libro "Ndombrinovo" l'amministrazione turca conta 1180 abitanti nel registro di residenza del Comune.
Nei secoli successivi è aumentato il numero degli abitanti ed è migliorata la situazione economica. Si apprende, da testimonianze, dell' esistenza di un documento che conteneva una convenzione fatta con un medico del paese di Pades per l'assistenza medica. La convenzione che era per il periodo di un anno e stabiliva che il comune di Ndombrinovo avrebbe pagato lo stipendio al medico per offrire gratuitamente l'assistenza medica agli abitanti, i quali avrebbero pagato solo i farmaci. Il documento era stato firmato nel 1616 ed era conservato nel Comune, distrutto insieme al resto del paese ad opera dei Nazisti nel 1943.
Nel 1812 il Console francese Pouqueville ha effettuato una visita nella regione e riferisce che nel paese di Dobrinovo aveva trovato 750 abitanti.

Nel 1815, a Dobrinovo funzionava la scuola greca e per le lezioni veniva utilizzato il Monastero di Panaghia ed in seguito alcune case private. Durante quell' anno avviene la prima grande distruzione della Comunità degli abitanti di Dombrinovo, a causa di una malattia la peste bubbonica. Il paese piange numerose vittime e gli abitanti si rifugiano nelle montagne per sfuggire alla malattia.
Nel 1819 il Metropolita di Ioannina Gabriil visita le comunità sofferenti della malattia e nel paese incontra 160 abitanti, testimoniato anche da Nikos Exarchou di Vrysochori nel suo libro su "Dobrinovo".

Nel paese di Dobrinovo in quel periodo funzionava la scuola comunale separata per i ragazzi e per le ragazze (parthenagogio) e vengono costruiti, l'acquedotto che porta l'acqua al paese, ponti, aprono nuove strade. Gli abitanti di Dobrinovo viaggiano molto e diventano commercianti ma non dimenticano mai il loro paese e contribuiscono al suo sviluppo.
Il giornale greco pubblicato a Kostantinupoli, parla di 1200 abitanti nel paese di Dobrinovo.
Per il paese purtroppo segue un periodo di decadenza economica! Prima le guerre dei Balcani 1912, poi la prima guerra mondiale, bloccano le attività di commercio che gli Iliochoriti avevano creato con i paesi come Bulgaria, Serbia, Montenegro, arrivando fino alla Russia. In seguito l'arrivo dell'influenza spagnola si abbatte su tutti i paesi, come anche a Dobrinovo con numerose vittime.

Dal 1463 fino al 1912 Iliochori era sotto il dominio dei Turchi, i quali avevano concesso a tutti i paesi di Zagoria un'autonomia governativa ricompensata con il pagamento di imposte. Il paese ha raggiunto il massimo sviluppo tra il 1870 e il 1900.
Nel 1856, quando Panagiotis Aravantinos pubblicò la sua cronologia dell'Epiro, menzionò che a Dobrinovo ci sono solo 62 case e 138 corone, menziona anche 138 famiglie che vivono a Iliohori nella "monografia su Koutsovlachi" che scrisse qualche tempo dopo, nel 1862.
Nel 1870, fu pubblicato il libro dello storico Ioannis Lampridis su Zagori, in cui afferma che nel villaggio c'erano ora 73 case e 610 abitanti.
Dal 1874 all'anno 1879, secondo la nel libro di Dimitris Hasiotis, intitolato "Tesi e promemoria sull'Epiro dall'anno 1874 all'anno 1879" scrive che a Dobrinovo vivevano allora 1200 abitanti.
Nel 1875 fu pubblicato a Parigi il libro di Emile Picot "Les Roumains de la Macedoine" e sulle sue pagine leggiamo che Dobrinovo aveva 350 famiglie.
Nel 1888, nella zona di Ioannina, furono registrate le statistiche ecclesiastiche e in questo elenco si registra che a Dobrinovo vivono 190 famiglie.
Nel 1895
Poco dopo, il 2-12-1823, Ath. Psalidas nella sua lettera ad Al. Mavrokordato, quando descrive la situazione in Epiro e Tessaglia, sotto l'occupazione turca prospettando una lotta armata per la liberazione. In questa lettera riferisce che nel paese di Dobrinovo abita gente capace di portare le armi e possiedono un fucile. Sempre in questo anno in Perù fu condotto un censimento ottomano ufficiale della popolazione, secondo il quale gli abitanti di Dobrinovo erano 817, di cui 398 uomini e 419 donne. Menziona anche l'esistenza di 157 casw. Circa un anno dopo, il 29/10/1889, l'eminente etnologo tedesco Gustav Weigand visita il nostro villaggio e menziona l'esistenza di 175 case e 875 abitanti.

Dal 1916 la popolazione venne decimata dall'influenza cosi detta asiatica.
Gli abitanti di Iliochori vivevano di allevamento di pecore e di vacche, di agricoltura, coltivando grano, orzo e veccia. Dedicavano grandi cure anche alla viticultura, producendo un ottimo vino (Il nome del paese Dobrinovo deriva dal vino buono che si produceva). Ma erano anche dei commercianti, in primavera partivano in carovana con muli e cavalli, portando delle merci che vendevano soprattutto nei paesi dei Balcani, dove molti avevano costruito vere e proprie fortune economiche.
Rientravano a Iliochori a fine autunno per svernare con le proprie famiglie.
Nei mesi invernali i pastori si dedicavano all'artigianato, formando corporazioni di muratori e scultori in legno itineranti che viaggiando per i Balcani vendevano la loro merce.
Fino al 1914 a Iliochori c'era la scuola del telaio, situata sopra la strada dell'attuale comune, dove le ragazze imparavano a tessere.
L'edificio era di proprieta' della famiglia Gianussi che l'aveva donato al comune; oltre alla scuola di tessitura c'erano le scuole elementari, medie e superiori che si trovavano nello stesso edificio.
In queste scuole c'erano insegnanti femmine per le ragazze e insegnanti maschi per i ragazzi. Nel 1912, questo edificio fu bruciato e nel 1924 inizio' la sua ricostruzione, terminata nel 1927; il primo maestro fu Papasisis.
Dopo il 1920, le case abitate erano 160.
Nel 1926-27 il paese cambiò nome da Dobrinovo gli fu assegnato Iliochori , che in greco vuol dire "Paese del Sole". La popolazione del paese cominciò a ridursi definitivamente e nel 1940 contava soltanto 132 abitanti.
Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, creò ancora molte difficoltà ed il 18 ottobre di quell' anno i tedeschi arrivarono a Iliochori e bruciarono gran parte delle case del paese.
Nel 1944 un altro battaglione di tedeschi attraverso` il paese ma si limito' a perlustrarlo, senza danneggiarlo ulteriormente.
Seguì il periodo della Guerra civile e il paese subì grossi danni e fra il 1946 al 1949 molti abitanti si trovarono a emigrare verso i paesi del est, il paese non offre possibilità di lavoro e molti si trasferiscono alle zone di maggior coltivazione come la Tessaglia, la Macedonia,ecc...
La conseguente guerra civile peggiorò ulteriormente la situazione.
Molti dei nostri compaesani lasciarono la loro terra natale come rifugiati politici e altri seguirono la "corrente dei tempi", l'urbanistica.
Dopotutto il villaggio non ha nulla da offrire loro, tutto negli anni precedenti è stato distrutto e quel poco rimasto (soprattutto animali domestici), nell'estate del 1949, è stato confiscato dall'esercito greco!!
Nel 1951 il paese contava solo 52 abitanti e vent'anni dopo 49!!

Dal 1990, originari del luogo, provenienti da varie parti, come Atene, Salonicco, Ioannina, Larissa e anche dall'Italia, hanno cominciato a ripopolare e rivalutare il paese, costruendo nuove abitazioni
In q'uesto periodo, stanno nascendo molte iniziative di recupero edilizio come il ristrutturazione e la valorizzazione della chiesa di Aghios Nikolaos. Sempre in questo periodo è nato un piccolo comitato per la creazione di attrazioni turistiche come le cascate di "Balta di Stringa", nella località Rascianà che attrae visitatori anche dalla Francia.
Dimitris Hatzis ha scritto un bellissimo libro chiamato "Double Book" e secondo l'autore gli Iliochoriti hanno scarpe grosse e cervello fino. Questa e' la nostra caratteristica antropologica a cui riferisce l'autore.
Nel 1991 il villaggio di Iliochori contava 66 abitanti.
Nel 1992 fu completata la strada interamente asfaltata da Gyftocambos che porta a Iliochori e Vrysochori verso la strada per il fiume Aoos, per permettere un raggiungimento più veloce dalla citta' di Giannina, evitando l'isolamento e permettendo lo sviluppo della zona.
Dal 1998, il governo greco ha deciso di unire alcuni villaggi sotto un unico sindaco con un rapprenstante ciascuno. Da questo periodo Iliochori non ha un comune nel villaggio, ma fanno parte del comune di Tymfi, con sede a Tsepelovo con altri paesi.
Il 18 marzo 2001, lo Stato greco ha effettuato un nuovo censimento ufficiale, registrando solo 40 residenti a Iliochori.
Nel 2002 con l'avvento di internet viene lanciato il primo sito internet, con lo scopo di valorizzare e portare infomazioni e materiale iconografico su internet,
Nel 2008 fu allestito un altro bellissimo sito, creato dal paesano, Michalis Zambakos, con lo scopo di essere quasi una testata giornalistica al fine di riportare alla luce materiale iconografico antico in tempo reale, dove iniziano a collaborare molte persone originarie di Iliochori.
Nel 2010, Iliochori ha fatto il suo debutto televisivo nell'ottobre del 2009 quando SKY TV ha trasmesso un documentario su Iliochori, incentrato sulla cascata di "Balta Stringa".
Nel 2011, furono realizzate anche attrazioni turistiche, una di queste fu il sentiero che porta alle cascate di "Balta Stringa"; in in località Rasciana, attirando visitatori da Francia, Italia, Stati Uniti e altri paesi. Sempre i questo anno precisamente il 14 maggio 2011, nel nuovo censimento ufficiale a Iliochori sono stati contati solo 31 residenti.
Dal 2015, Con l'avvento dei social media, Iliochori e i suoi abitanti hanno iniziato a partecipare sui social media in particolare su piattaforme come Facebook, Twitter, Youtube, Vimeo, Instagram e Telegram. Su queste piattaforme gli attuali e i vecchi abitanti, hanno iniziato a condividere notizie e video e connettersi in tempo reale.

 
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Iliochori - Dobrinovo: Ai confini del Mondo, dove il tempo sembra essersi fermato e dove osano le aquile, magia, cultura, musica, danze tradizionali, ritmo, curiosità, storia. Un incontro a uno degli ultimi paradisi ancora esistenti.
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